Videoconferenza sul tema della disabilità AS 2020-21

Videoconferenza con Mme Dascalakis-LabrezeUniversità di Bordeaux, sul tema: disabilità

Gli studenti incontrano e intervistano una docente francese

Il 24 marzo 2021 le classi quarte del liceo delle scienze umane (ITSOS Marie-Curie) hanno partecipato ad un incontro online con Mme Gabriela Dascalakis-Labreze, docente universitaria, ipovedente.

Questo incontro è stato organizzato per concludere, con un’esperienza diretta, il lavoro svolto durante le lezioni di francese e scienze umane sul tema della disabilità.

 videoconfDisabilità

La sua storia

Mme Dascalakis-Labreze, 44 anni, origini greche, è nata in Argentina dove, da piccola, le è stato diagnosticato un glaucoma congenito. Ha vissuto la sua infanzia e l’adolescenza in grande disagio perché in Argentina non vi era attenzione per questo tipo di disabilità. Solo al suo arrivo in Francia, si è resa conto che la sua malattia era invalidante. La situazione è precipitata sei anni fa quando ha perso la vista da un occhio. Attualmente, vive una vita normale con il marito (medico specializzato in oncologia) e la figlia a Bordeaux dove insegna francese all’Università Montaigne.

Cos’è la disabilità?

Mme Dascalakis ha iniziato l’incontro con una domanda: "Cosa vuol dire per voi vivere in una situazione di handicap?" Le risposte sono state varie, ad esempio, "Avere delle difficoltà con le quali convivere e alle quali la società non si è ancora adattata". Successivamente ha condiviso un Power Point con cui ha evidenziato varie situazioni di handicap, sottolineando che soltanto il 20% delle disabilità è visibile. In seguito ha spiegato, in generale, come la Francia aiuti i cittadini in situazione di handicap offrendo loro gli strumenti compensativi necessari alla loro partecipazione sociale.

Parlando della sua situazione personale, ha mostrato i suoi strumenti per compensare le difficoltà visive, per esempio un proiettore ad ingrandimento (per correggere gli elaborati degli studenti) una tastiera apposita per ipovedenti e degli occhiali che contrastano le luci troppo forti. Infine ha mostrato il suo bastone (pieghevole e dotato di sensore) che utilizza soltanto negli spazi a lei sconosciuti e per informare le persone intorno della sua disabilità. Grazie a questi strumenti, Mme Dascalakis riesce a vivere una vita normale affrontando la disabilità con positività e adattandosi ad ogni situazione.

Le nostre domande

Dopo la presentazione, abbiamo rivolto alla docente diverse domande, dalle quali sono emerse ulteriori informazioni. Eccone alcune :

· Sophie : - Comment vous vous êtes sentie le premier jour où vous avez enseigné ?
· Mme D. : - Je me suis sentie bien parce que j’avais passé mon concours et puis j’adore enseigner, l’enseignement c’est ma vie, quand je travaille je suis heureuse.

· Silvia: - Vous avez eu des problèmes à être embauchée ?
· Mme D. : - Je n’ai pas signalé ma déshabilité avant de passer mon concours mais seulement après et je n’ai pas eu de problèmes.

· Sara: - Faites-vous partie d’une association ? Je voudrais savoir laquelle et dans quel but ?
· Mme D. : - Oui, je fais partie de l’association “Espace 33", qui s’occupe de l’inclusion des personnes en situation de handicap et “Demain Cestas”, une association politique au niveau local.

· Denise : - Vous aviez un soutien quand vous étiez à l’école ?
· Mme D. : - Non, j’avais des problèmes surtout en cours de EPS car je ne voyais pas où je courais. Un jour, en jouant au foot avec mes camarades, j’ai reçu un ballon en plein visage et mes lunettes se sont cassées : le prof n’a pas compris ma situation et au contraire il se moquait de moi. Heureusement ma famille m’a toujours soutenue et m’a encouragée à continuer mes études.

· Sabrina: - Vous vous sentez intégrée dans la société ?
· Mme D. : - Oui, je me suis investie dans la vie de la ville (Cestas) pour lutter contre les clichés ?

· Desiré: - Une question provocatrice, « à l’italienne », est-ce que vous avez déjà profité de votre handicap pour obtenir des avantages ?
· Mme D. : - Non, je n’ai jamais profité de ma situation de handicap, d’ailleurs je n’ai pas des avantages mais des compensations qui m’aident à surmonter mes difficultés. J’ai une carte pour le parking mais on ne l’utilise que si je suis dans la voiture.

· Laura: - Qu’est-ce qui vous a donné la force quand votre maladie a dégénéré ?
· Mme D. : - J’ai eu la force parce que je ne suis pas seule; j’ai mon mari, j’ai ma fille, Emma, de neuf ans; je ne me sens pas seule. Et puis, quand on a des maladies chroniques , on devient plus fort; on développe une envie intérieure.

· Giulia : - Comment vous pouvez vous orienter dans les espaces que vous ne connaissez pas bien ?
· Mme D. : - J’utilise ma canne, surtout pour prévenir les autres passants que je suis malvoyante et puis j’ai eu à ma disposition un moniteur qui m’a appris comment m’orienter à travers le sens de l’oreille.

· Francesca: - Vous avez des problèmes à utiliser les transports toute seule ?
· Mme D. : - Non, quand j‘utilise les transports en commun, le train, par exemple, car je ne conduis pas; quand je voyage en avion je demande l’accompagnement car j’ai une carte prioritaire.

· Rossana: - Avez-vous déjà visité l’Italie ? Avez-vous remarqué des différences en termes d’accessibilité par rapport à la France ?
· Mme D. : - Oui, j’ai visité l’Italie mais ça été pendant trois ou quatre jours, à Rome ; j’ai vu que la situation était meilleure qu’en France, au niveau d’accessibilité mais j’étais avec des amis qui m’accompagnaient donc j’en ai une vision limitée.

Le nostre impressioni

 “L’ incontro è stato interessante e formativo sia per gli studenti che per le insegnanti. 
Mme Dascalakis è riuscita ad affrontare una tematica importante in modo semplice e chiaro, mantenendo costante la nostra attenzione.”

“Sì, grazie al carattere interattivo dell’incontro:
abbiamo potuto vedere gli strumenti di lavoro che utilizza quotidianamente”.

“Sono rimasta felicemente sorpresa della positività trasmessa dalla docente, la sua voglia di vivere mi ha fatto riflettere; fin dall’inizio dell’incontro era lei la più sorridente, nonostante le sue disabilità”.

 “Io non sapevo che esistessero tutti quegli strumenti per migliorare la vita di un ipovedente! È stata la parte che mi è piaciuta di più. 
Mme Dascalakis era molto disponibile a rispondere alle nostre domande”

 “La positività di Mme Dascalakis era incredibile, sempre sorridente, ci ha trasmesso una grande gioia di vivere!”

 “Mme Dascalakis non era una persona chiusa sulla sua disabilità, l’ha accettata, la vive e la trasmette in modo positivo, la sua vita è “normale” come la nostra”

“A me è piaciuto ascoltare la sua storia, sapere cosa si prova a perdere la vista. Mme Dascalakis non si è mai tirata indietro, ha risposto alle nostre domande con naturalezza”

“Io ho apprezzato l’aspetto linguistico di questo incontro. Per i saluti iniziali o per risolvere piccoli problemi tecnici, i prof parlavano tra di loro e con Mme Dascalakis in modo spontaneo, in un francese che non è quello che usano per le spiegazioni in classe”

“Non ho capito tutto quello che ha detto, ma è stato bello poter parlare con una persona francese, è stata la prima volta!”

Denise, Federica, Francesca, Oriana, Silvia

Con la collaborazione delle classi Quarte LSU

Articolo di francese – videoconferenza disabilità.pdf

Ultima revisione il 28-04-2021