Job Shadowing in Francia

Dal 3 al 9 aprile i docenti di lingua francese Monica Addario, Angelita Boracchia, Patrizia Mauri, Cecilia Rosini, insieme al docente di sostegno Antonio Caridi hanno preso parte dall’attività di Job shadowing che fa parte del progetto West20, all’interno di Erasmus Plus, finanziato dai fondi europei.

Questa attività, progettata in comune accordo con gli insegnanti referenti del liceo Saint Just di Lione ha avuto come obiettivo l’osservazione, attraverso la partecipazione diretta, del sistema didattico francese, in tutte le sue sfaccettature.

I docenti italiani sono stati accolti nel liceo francese e in base ad un calendario predisposto in precedenza hanno preso parte alle lezioni ogni giorno. In particolare sono stati oggetto di interesse i seguenti punti:

  1. Organigramma del personale scolastico
  2. Carriera del Docente
  3. Organizzazione della vita scolastica
  4. osservazione e partecipazione attiva alle lezioni quotidiane.
  5. Report quotidiano e discussione sulle differenze e similitudini con il  sistema didattico italiano 

Innanzitutto è importante sottolineare che abbiamo avuto tre incontri con il Dirigente scolastico che ci ha spiegato l’organizzazione della scuola e le varie riforme che hanno cambiato recentemente l’assetto didattico del curriculum scolastico.

I docenti ci hanno introdotto nella vita della scuola ed è stato utile ascoltare e intervenire nelle lezioni, scegliendo tra le discipline adatte al nostro percorso di insegnamento. La nota rilevante è la presenza curricolare   di discipline come Teatro, che permettono un’interazione e una partecipazione attiva al processo di apprendimento. A tal proposito la differenza più evidente rispetto al nostro sistema scolastico è l’autonomia dello studente che si organizza sa dal punto di vista disciplinare, sia nella suddivisione delle attività quotidiane.  In particolare è stata rilevata la modalità di insegnamento: lezioni frontali e a seguire presentazioni id lavori individuali e /o di gruppo da parte degli studenti su argomenti assegnati dalla docente e argomento di discussione in classe.

 Il dialogo, inteso letteralmente come passaggio di parola, ci è parso una costante delle attività didattiche. Il docente interpella continuamente gli studenti e in classe tutti si danno del Voi ( in italiano il Lei): quello che a prima vista potrebbe sembrare il segno di un’abitudine retrograda e gerarchica in realtà ci è apparso un segno di rispetto, la spia linguistica del riconoscimento dello studente come soggetto attivo di cittadinanza (cosa confermata dall’analisi del regolamento d’Istituto). Il dialogo come pratica didattica è così diffuso da essere interiorizzato anche dagli studenti che, nell’esposizione orale, rivolgendosi non solo al docente per la valutazione, ma anche ai compagni, pongono loro continue domande, richiamando la loro attenzione e motivandoli all’ascolto attivo.

Un altro elemento significativo è il tipo di lavoro svolto con complicità tra studenti e docenti, con l’obiettivo di prepararsi alle prove:  gli studenti sanno che il lavoro in classe è finalizzato al superamento delle prove (verifiche, esame di Stato, concorso di ingresso all’Università o Grandes écoles); il richiamo alle prove è costante, per cui la didattica appare molto pragmatica: dall’analisi di un brano di Rabelais alla lettura di un grafico di geopolitica, gli studenti sanno che ogni lezione deve servire a qualcosa. D’altronde gli stessi docenti sono inseriti in un meccanismo di valutazione continua, basti pensare che nel corso della carriera professionale sono sottoposti a tre valutazioni dell’ispettore (ognuna con: analisi del registro, osservazione di una lezione, colloquio col dirigente) le quali, se positive, possono accelerare la progressione di carriera.

Non è stata notata una particolare attenzione agli alunni con DSA: i docenti seguono le indicazioni ministeriali ma non si avvalgono di insegnanti particolarmente specializzati, atteso anche perché si tratta di una scuola di insegnamenti che richiedono un’attitudine allo studio piuttosto importante.

Durante il soggiorno insieme ai docenti tutor francesi è stata anche organizzato nei dettagli lo scambio idi studenti inerente al Progetto Transalp, di cui le due scuole sono i soggetti principali. Si tratta di uno scambio di 22 studenti delle classi del Lico linguistico con studenti francesi del liceo Saint Just. I ragazzi saranno accolti tra il mese di settembre e novembre e parteciperanno pienamente e quotidianamente alla vita scolastica.

L’esperienza di job shadowing ci ha permesso di riflettere profondamente su quanto sia importante aggiornarsi sempre e mettere in discussione il proprio operato, per acquisire nuove metodologie didattiche e osservare gli approcci dei docenti francesi con gli studenti, al fine di migliorare e valorizzare la propria professione, attesa l’importanza e il ruolo delicato che l’insegnante ha all’interno della comunità.    

I docenti

Prof.ssa Angelita Boracchia
Prof.ssa Cecilia Rosini
Prof.ssa Monica Addario
Prof.ssa Patrizia Mauri
Prof. Antonio Caridi

 

Ultima revisione il 17-09-2024